Film documentario su Enrico Medioli, Maestro della sceneggiatura dei più bei film del cinema italiano degli ultimi cinquanta anni.
Il titolo del film è un omaggio al capolavoro di Luchino Visconti Gruppo di famiglia in un interno del quale Enrico Medioli ha scritto il soggetto. La sceneggiatura, poi, insieme a Luchino Visconti e Suso Cecchi D'amico. Il lavoro di sceneggiatore di Enrico Medioli per Luchino Visconti copre quasi tutta la filmografia del celebre regista (Rocco e i suoi fratelli, Il Gattopardo, Vaghe stelle dell'orsa, La caduta degli dei, Ludwig, Gruppo di famiglia in un interno e L'innocente), nel documentario saranno analizzati attraverso interviste inedite solo Gruppo di famiglia in un interno, Rocco e i suoi fratelli -prima sceneggiatura di Medioli per VIsconti- e La caduta degli dei (candidato agli Oscar come miglior sceneggiatura originale).
All'analisi dei capolavori viscontiani segue un ritratto affettuoso di Valerio Zurlini -"amico fraterno e sempre rimpianto". La ragazza con la Valigia, ambientato a Parma - città natale di Medioli- con una giovanissima Claudia Cardinale doppiata da Adriana Asti, Jacques Perrin e la prima apparizione di Gian Maria Volontè. La prima notte di quiete con Alain Delon, Sonia Petrova ambientato in una Rimini insolita per il cinema italiano e per la prima volta livida, avvolta dalla nebbia, quasi un personaggio muto del film.
L'attività di sceneggiatore di Enrico Medioli non è legata solo alla cinematografia di Visconti e Zurlini ma anche a quella di altri registi italiani (Vittorio Caprioli, Liliana Cavani, Mauro Bolognini, Giorgio Ferrara), nel documentario c'è anche un ricordo di una delle scene più note del film di Leone C'era una volta in america.
La riservatezza di Enrico Medioli è famosa quasi quanto la sua grande capacità di scrittore, in Ritratto di sceneggiatore in un interno c'è la sua bella e totale partecipazione; oltre alle informazioni riguardo alla stesura dei film da lui scritti (suggestioni letterarie per Visconti, ricordi parmigiani per Zurlini) in questo film documentario c'è un piccolo ritratto privato e poco noto riguardo agli anni antecedenti al suo meraviglioso viaggio da protagonista nel cinema italiano: Medioli racconta gli anni della formazione -tra versi danteschi e citazioni cinematografiche- come alunno di Attilio Bertolucci.
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